Recensione del libro “Eccomi ci sono ancora” fatta da Giampiero Marra.
Gina Scanzani paragona la lotta contro la malattia ad una lunghissima e difficile maratona. Fermarsi equivale a perdere, perdere a morire; “Maratona poiché per me così è stata, tutta la vita in fondo è una maratona, la mia vita è stata una corsa lunga e difficile.” Il mostro che l’autrice affronta si chiama “sclerosi tuberosa”, una rara, imprevedibile malattia che si manifesta varie volte e sempre sotto diverse spoglie. “Eccomi ci sono ancora” è il “diario di bordo” di un viaggio per sopravvivere ad un male spietato, che non concede quasi mai vittorie. L’autrice inizia a scrivere questo diario quando scopre di essere malata, riuscendo in questo modo a sfogare in parte le tensioni, l’enorme peso psicologico a cui è sottoposta. La funziona terapeutica dell’opera è estremamente personale, pubblicarli e quindi “donarli” ad un vasto pubblico è invece un atto altruistico: “Desidererei fermamente che questa mia testimonianza potesse servire ed essere di aiuto a chi attraversa momenti così difficili come quelli che ho attraversato io.”
La lezione che si apprende da “Eccomi ci sono ancora” non è utile solo per chi si trova in situazioni analoghe, ma praticamente ad ogni uomo e donna sulla faccia della terra perché tutti affrontiamo ogni giorno i nostri personali piccoli o grandi mostri, iniziamo le nostre piccole o grandi maratone. Quello che l’esempio dell’autrice ci ricorda è che bisogna credere nei propri obiettivi, negli ideali, che lasperanza è spesso la nostra più potente arma contro le tragedie e i malumori del vivere. Gina Scanzani è una persona che ha avuto la forzadi lottare, di vincere la propria maratona, di superare il proprio destino. Questo libro è testimone di questo impresa. Resta silenzioso ad osservare le difficoltà, le paure e le debolezze di una donna grande quanto la propria smisurata forza di volontà. Ci racconta un calvario ed una rinascita, soprattutto ci ricorda che lavita vale la pena di essere vissuta appieno, senza scuse e senza rimandare nulla, Gina Scanzani ci dimostra che non è impossibile farcela. E che a volte basta non smettere di correre.
(Scritto da G. Marra)