Il valore dei libri come strumento di inclusione
Ho parlato e analizzato questo argomento in diverse occasioni, ma oggi credo sia più che mai opportuno parlare dei libri come strumento di inclusione. Parlando di questo, spero che capiate cosa intendo.
I libri sono strumenti di linguaggio, di crescita, di aiuto, di studio, di lavoro e di gioco, ma soprattutto di inclusione. È il caso di Ginevra Mieli, che ha pubblicato il suo primo libro con PAV edizioni.
Per l’autrice pubblicare un libro era un sogno, così l’ho aiutata, guidata e sostenuta nel processo prima e dopo la pubblicazione. Sono quindi orgogliosa di aver contribuito a realizzare il suo sogno.
Il libro è una raccolta di poesie intitolata Sorprendente Follia e tratta un tema che trovo prezioso e significativo in questi tempi: l’amicizia.
Oggi si dedica tanto spazio alla parola amico, eppure si lascia ai social media il compito di scegliere chi è e chi non è un amico, a scapito di mode che ci distraggono dai valori come l’amicizia vera. Contraddittorio che in quest’epoca vive in ognuno di noi.
Oggi stiamo perdendo la gioia di stare insieme e di interagire a causa della pigrizia e della negligenza. Questo mi ricorda il libro e il significato del suo titolo. Altrimenti, tutti si chiamerebbero amici e non ci sarebbe differenza! Ma c’è differenza quando guardiamo negli occhi una persona, e non un’altra, e mostriamo affetto. Qui la necessità per l’autrice di scrivere un libro a tema.
La poesia ci invita a riflettere sui valori che costituiscono l’amicizia e a considerare che l’amicizia è qualcosa che può vestire le situazioni più diverse con coraggio, determinazione, sorriso e voglia di vivere la vita. È una realtà abbastanza ovvia che non ritroviamo nei contatti social o presunti amici.
Un amico è qualcuno che c’è sempre, che ti abbraccia quando ne hai bisogno, che ti sostiene, quello che con la sua presenza riesce a vivere in noi.
Prestare il mio lavoro intellettuale a Ginevra e a questo libro mi ha arricchito tanto quanto il libro stesso. Nel libro ho collaborato aiutando l’autrice a suddividere e impostare i testi, mi sono occupata di editing di redigere una prefazione e non ultimo ho assistito l’autrice nella sua prima presentazione pubblica. Tutto ciò a titolo “gratuito”; esperienza che ho sfruttato in un progetto da me realizzato per Scienza Partecipata al fine di essere usato come campione, da replicarsi in altre storie.
Ringrazio l’autrice per la fiducia e le auguro una buona fortuna.